L’ultimo tabù
Giornalisti, blogger e utenti dei social media alle prese con il suicidio
7,90€ – 14,25€
Informazioni tecniche
EBOOK: 978-88-6995-590-7
Descrizione
Un ultimo tabù resiste ormai in una società che nella propria autorappresentazione metabolizza qualsiasi cosa: il suicidio. Giornalisti, blogger, comuni cittadini utenti dei social media non riescono a scrollarsi il peso di uno stigma secolare, retaggio di ancestrali pratiche apotropaiche e di riti pagani, che i sistemi assolutistici e poi i regimi totalitari hanno trasformato in tabù.
Nelle nostre pratiche comunicative il suicidio è avvolto da un alone di mistero e incomprensione. Se ne parla solo in occasione di singoli episodi, quasi che il fenomeno non rappresentasse la seconda causa di morte tra giovani e adolescenti.
Ma una maldestra comunicazione può generare un effetto imitativo, l’effetto Werther, una responsabilità a cui nessuno può sfuggire. Il libro affronta il tema esaminando alcuni casi esemplari: le storie di Robin Williams, Dolores O’Riordan, Océane, una giovane francese che ha integralmente rappresentato il proprio suicidio sui social, e il caso Blue Whale.
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Leggi la recensione pubblicata su Wired.it
Carlo Bartoli. Giornalista professionista, ha iniziato a «Paese Sera» per poi passare a «La Nazione» e «Il Tirreno». Ha gestito l’esperimento di Digital First per il gruppo Gedi a Prato e il successivo allargamento dell’esperienza assumendo anche la guida delle redazioni di Montecatini e Pistoia. Studia l’evoluzione del giornalismo, con particolare attenzione alla deontologia applicata al mondo digitale e all’etica dell’informazione. Dal 2012 tiene il corso di Comunicazione giornalistica all’Università di Pisa, dipartimento di Scienza della Comunicazione. Ha scritto il libro Introduzione al giornalismo per Ets, Pisa, di cui nel 2017 è uscita la seconda edizione. Nel 2018 è uscito per Carocci un contributo sull’etica dell’informazione all’interno del volume Etiche applicate a cura di Adriano Fabris. Dal 2010 è presidente dell’Ordine dei giornalisti della Toscana, è stato consigliere generale dell’INPGI e presidente dell’Associazione stampa toscana.
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