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Libro del mese – Maggio 2019 – CAMMINARE IN TOSCANA

29 Maggio 2019

Camminare in Toscana

Barbara Gizzi

 

Come è nato l’amore per i territori toscani e come ha scoperto il mondo dei cammini?

Sin dal 2012, quando da L’Aquila mi sono trasferita a Firenze per frequentare l’Università, mi sono sentita accolta da questa terra e, una volta conclusi gli studi, ho deciso quindi di restare. Un po’ per esigenze lavorative, un po’ per wanderlust,ho iniziato a viaggiare molto, a conoscere il territorio toscano e soprattutto a scoprire luoghi nascosti ai più, rimasti integri e autentici… Difficile non innamorarsi!Il mondo dei cammini è entrato nella mia vita grazie ad un Progetto di censimento sulla Via Francigena, svolto per la Regione Toscana e per l’Associazione“Ad Limina Petri”.

 

Come è nata l’idea del libro?

Il libro nasce da una volontà di diffusione dell’universo dei cammini, ancora ricco di umanità e semplicità, che vale la pena essere esplorare per riscoprire “l’altro” e il territorio con occhi più consapevoli. Il cammino, inquadrato in un contesto di turismo lento e sostenibile, rappresenta un’opportunità di sana valorizzazione dei territori che, osservati dall’occhio attento del camminatore, possono essere raccontati in tutte le loro eccellenze e peculiarità.

 

La Toscana è un territorio unico e ricco di bellezza. Dove ha ricercato le fonti che le hanno permesso di raccontare così dettagliatamente gli aspetti e la storia che caratterizzano ogni percorso?

Prima di qualunque altra cosa ho contattato le associazioni sparse sul territorio che si prendono cura dei cammini descritti nel libro. Le persone che si occupano dei cammini, spesso attraverso attività volontaria, sono i più qualificati conoscitori degli stessi. Inoltre ho trovato utilissime informazioni fornite da tante persone residenti nei territori attraversati dai percorsi e infine ho attinto dai database regionali su aspetti molto vari.

 

Il suo libro non si presenta come una semplice guida, bensì come un compagno di viaggio, diventando così testimone delle emozioni e del percorso interiore che vive il camminatore…

“Camminare in Toscana” nasce come uno strumento conoscitivo del territorio toscano a passo lento; l’intento non è quello di trasmettere dati e informazioni tecniche sui cammini, bensì fornire degli spunti, dei consigli e delle linee guida per approfondire la conoscenza dei luoghi percorsi, cercando di non tralasciare alcun aspetto che caratterizza i territori attraversati.

 

Oggi si tende a prediligere luoghi lontani come mete turistiche, soprattutto città estere. Quali sono le differenze tra un turismo di questo tipo e uno più lento incentrato sulle aree interne e sui territori minori?

L’elemento principale è l’effetto sorpresa: il territorio può essere compreso nel profondo e soprattutto può riuscire a scatenare delle emozioni inaspettate se ci si confonde con le tante persone e se si assapora tutto lentamente. I territori minori o aree interne sono molto più interessanti poiché ancora custodi di un’identità comunitaria originale e autentica, non mercificata e prostrata a un turismo di massa che talvolta tende ad un appiattimento della fisionomia culturale dei luoghi.

 

Quale dei sei percorsi descritti ha lasciato più il segno, le è rimasto più nel cuore?

In realtà tutti quanti! Ognuno si contraddistingue per una peculiarità, per un’anima ben definita. La storia su cui nasce un cammino e il territorio che viene attraversato creano una unicità che ti resta nel cuore. Se proprio costretta a una scelta, direi che la Via del Volto Santo mi ha particolarmente segnata, principalmente grazie alla Lunigiana e alla Garfagnana, alle valli, ai boschi e ai pendii montuosi su cui si snoda il cammino, tutti rappresentanti di quella Toscana dal paesaggio selvaggio e primordiale, dalla forte identità rurale.

 

Ha in mente un nuovo progetto? Un nuovo libro in cui raccontare e descrivere altri cammini?

Approfondendo questo meraviglioso universo accompagnata dalla mia amica a quattro zampe mi sono resa conto che spesso ci si trova ad affrontare delle difficoltà notevoli durante l’esperienza del cammino, principalmente relative all’alloggio e all’ingresso nei luoghi.Troverei utile ed appassionante un progetto che presenti e metta a disposizione tutte le informazioni sui servizi necessari per appassionati camminatori accompagnati dai loro cani.

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