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L’alba dentro l’imbrunire

27 Ottobre 2021

 

Musica e spiritualità, ecco “L’alba dentro l’imbrunire”, il primo libro-repertorio che mette in luce le tensioni spirituali nelle canzoni dei grandi artisti della musica italiana dagli anni ’60: da Battiato a Vasco Rossi, da Renato Zero a Fabrizio De Andrè e Francesco Guccini.

 

Trecento canzoni, 25 dischi tematici e 70 artisti indagati dall’esperto musicale Marco Masoni, che spiega così il metodo con cui ha lavorato:

«La mia vita da sempre corre sui due binari paralleli – ma che spesso si sono incrociati, proprio come gli scambi dei treni – della musica e della spiritualità. Ascolto dischi con molta curiosità e in modo sia analitico che emozionale da quando ho 11 anni; il richiamo della fede, della profondità esistenziale e la certezza di un altrove sono sempre state cose potenti in me, anche grazie a degli incontri decisivi. Quindi è stato in qualche modo naturale tentare di fondere canzoni e fede in questo libro, che mi pare tocchi un tasto finora scoperto nella pubblicistica italiana, almeno come tentativo di affrontare nello stesso volume molti artisti e quasi sei decadi di storia».

Il libro ha una nota introduttiva di Enrico Ruggeri, ma c’è senz’altro un’attenzione particolare dedicata a Franco Battiato, anche nel titolo, a tal punto che si potrebbe considerare in qualche modo un omaggio al cantautore:

«Battiato ha lasciato questa terra mentre il libro stava avviandosi alla fase conclusiva della stesura, ho aggiunto una dedica esplicita a lui nell’introduzione ma il capitolo su lui e la sua “factory” (Alice, Giuni Russo, Camisasca) era già concluso. È stato senza alcun dubbio l’autore italiano che ha affrontato tutta la sua carriera con una tensione spirituale e una sete di conoscenza elevata, impregnando un’enorme quantità di brani di spiritualità esplicita o implicita. Per me Battiato è da decenni un vero e proprio punto di riferimento per rigore, profondità, curiosità, ampiezza di vedute non solo musicali. Non ho mai pensato di usare parole di altri autori per il titolo: se non fosse stato quello poi scelto sarebbe stato comunque tratto da una sua opera, avevo pensato a Riportami nelle zone più alte, un verso del suo capolavoro mistico, L’ombra della luce».

Chiedendosi a quando risalga la prima canzone italiana con riferimenti al cristianesimo, l’autore rintraccia un primo accenno nella canzone Israel nel lato B di un 45 giri di Gianni Morandi, che nel 1967 si schiererà a fianco della Costituzione dello stato di Israele. Ma c’è anche spazio per la signora della canzone, Patty Pravo che nel 1971 pubblica l’LP dall’impegnativo titolo Per aver visto un uomo piangere e soffrire Dio si trasformò in musica e poesia. Con Il Dio distratto, Gino Paoli, sempre dichiarato non credente, accusa Dio di voltarsi dall’altra parte nel pieno della sanguinosa guerra in Jugoslavia. Qualcosa di simile avviene per Giorgio Gaber che scrive Io se fossi Dio, il brano più controverso della sua discografia tanto che la sua casa discografica si rifiutò di pubblicarla sia per la lunghezza (14 minuti) che per il contenuto.

Da Claudio Baglioni ad Amedeo Minghi, da Riccardo Cocciante a Mia Martini, Masoni indaga le pieghe delle loro canzoni fino ad arrivare alla grande stagione del cantautorato che da Bob Dylan a Leonard Cohen e George Brassens trae ispirazione: ecco quindi dischi e pezzi di Guccini, Venditti e Fossati fino a Lucio Dalla e la sua 4 marzo 1943 che avrebbe dovuto chiamarsi Gesù bambino.

C’è spiritualità anche nel rock progressivo e nei molti gruppi che ne furono interpreti, dai Seconda Genesi ai Metamorfosi e gli Eneide. Si arriva poi agli anni ’80 tra Litfiba e Ligabue, Marco Masini e Anna Oxa o Luca Carboni e Vasco Rossi, autore a 21 anni di una messa rock.

Nel libro sono riportate anche alcune dichiarazioni di artisti che si autodefiniscono credenti ma nei loro versi non hanno fatto riferimento alla religiosità, come Jovanotti,Mango, JannacciBocelliVecchioni,Tozzi, Daniele.

Non manca un altro vasto repertorio di spiritualità espresso nei testi di Adriano Celentano, Alice, Fabrizio De Andrè con la sua Smisurata Preghiera Renato Zero, che con il suo Il cielo indica il luogo dove guardare sempre, a cui inviare preghiere, che accoglie “chi è andato già”.

Tornando a Battiato, l’autore che in futuro vorrebbe scrivere un libro sulle sue tantissime e spesso sconosciute e sorprendenti collaborazioni, anche se per il momento si dedicherà alla promozione di questo suo primo lavoro:

«Il mio vero intento è trasformare questo libro in spettacolo divulgativo, dove narrazione e alcune canzoni che tratto nel libro possano fondersi, con musica dal vivo, una cosa divertente con momenti profondi e altri più leggeri. Sto già lavorando a questo progetto con una strepitosa attrice e cantante, Valentina Grigò. Tra le tante cose che faccio scrivo canzoni e incido dischi, strimpellando qualche strumento e cantando, quindi in qualche modo parto avvantaggiato. Spero di divertirmi e di incuriosire il pubblico con questa idea di infotainment».

L’alba dentro l’imbrunire, presentato in anteprima al Pisa Book Festival, procederà dunque il suo percorso di iniziative promozionali:

«L’auspicio – scrive nelle sue conclusioni Marco Masoni – è che con questo piccolo libro l’anelito di non smettere mai di cercare quel contatto che ci riporti in zone più alte e a trovare l’alba dentro l’imbrunire venga se non rafforzato almeno stimolato».

 

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