La Chigiana di Siena – II edizione

Guido Chigi Saracini e la sua Accademia Musicale

Guido Burchi, Giuliano Catoni

Volume Il prezzo originale era: 30,00€.Il prezzo attuale è: 28,50€.

Quantità:

Informazioni tecniche

Caratteristiche
2020 • 22x28,5 cm • 280 pagine • 320 immagini • brossura con bandelle
Collana

Descrizione

Un ricco patrimonio, ereditato nel 1906, permise al giovane conte Guido Chigi Saracini di soddisfare la sua grande passione per la musica.

La storia narrata in questo libro, intrecciata con la biografia del nobile senese, ripercorre la strada che ha portato alla nascita e al fortunato sviluppo della società di concerti “Micat in Vertice”, dell’Accademia Musicale Chigiana e delle Settimane Musicali Senesi: tre creature – come le chiamava il conte – capaci di rendere l’avito Palazzo Saracini, col suo salone decorato dalle statue di Armonia e Melodia, un vero e proprio tempio per ogni sacerdote, chierico o semplice fedele di Euterpe.

I titoli dei capitoli introducono al testo come se fosse uno spartito musicale, che anche dopo la scomparsa di Guido Chigi Saracini – un “impresario a perdita” come lui stesso si definì – ha proseguito felicemente il suo ordito grazie a una Fondazione, creata per la comune volontà del Conte e del Monte dei Paschi di Siena.

 

Scarica l’indice del libro (25 kb)

 

«Dalle origini dell’Accademia Chigiana per condurci poi attraverso gli ultimi decenni del Ventesimo secolo, con i protagonisti di memorabili concerti, di insegnamenti di eccellenza, fino alle vicende amministrative e gestionali che hanno portato al varo della Fondazione e al suo assetto odierno.

È ciò che propone questa pubblicazione partendo da un’analisi in gran parte inedita delle motivazioni culturali che portarono il conte Guido Chigi Saracini a volere fortemente l’istituzione, creandole attorno un’aura di corte internazionale della musica.

Oltre sessantamila lettere, il patrimonio epistolare lasciatoci dal conte Chigi, sono state per la prima volta scandagliate per ricostruirne la personalità, individuare il suo sentire, comprendere quel suo modo tutto particolare di rapportarsi con il mondo circostante, vasto, ma che poi trova nel Palazzo di via di Città una sintesi irrinunciabile, un rifugio sempre e comunque, a cui tornare anche al termine delle giornate passate dal conte lontano da Siena. Rassicurante moltitudine di stanze, custodi delle note che in esse risuonano e di preziose opere d’arte, di cimeli e ricordi, testimonianza importante ed attuale per capire un mecenatismo illuminato, una straordinaria capacità di trasfondere una passione in qualcosa di duraturo, da tramandare ai posteri…»

Scarica l’intera presentazione di Gabriello Mancini, presidente della Fondazione Accademia Musicale Chigiana (16 kb)

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