Metaverso e diritto penale

Domenico Pantaleo

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Informazioni tecniche

ISBN
978-88-3379-722-9
Caratteristiche
2024 • 17x24 cm • 144 pagine • brossura
Numero collana
9

Descrizione

I risultati dello sviluppo tecnologico dell’ultimo decennio hanno determinato, oggi, un notevole assottigliamento del confine tra il mondo reale e quello virtuale.

Infatti, il sistema delle tecnologie di Augmented Reality, Mixed Reality e Virtual Reality, affiancate da nuovissime piattaforme di interazione, rende l’esperienza digitale ancora più immersiva ed avvincente.

In questo processo di innovazione si è diffuso nel 2021 il concetto di Metaverso, che si sostanzia in una concreta estensione del mondo reale, dove ciascun utente nei panni di un proprio avatar è in grado di vivere qualsiasi attività umana.

Infatti, la possibilità offerta dal Web 3.0, di cui il Metaverso rappresenta una straordinaria infrastruttura, di esercitare reali attività lavorative, di riunirsi, partecipare a concerti, mostre ed eventi internazionali, di poter creare e vendere beni virtuali (NFTs), di acquisire immobili digitali, e di creare veri e propri mercati di scambio di criptovalute consente di poter parlare della c.d. “Meta-quotidianità”, simbioticamente connessa ed appartenente a quella reale.

In questa nuova manifestazione del cyberspazio, considerato come il quinto dominio, sono già state denunciate molteplici condotte costituenti reato, come: frodi informatiche, furti di identità, riciclaggio di proventi di attività illecite da parte della criminalità organizzata, attacchi cyber ad infrastrutture critiche, e persino un caso di molestia sessuale.

Nell’ottica di tutelare in maniera precisa ed efficace l’interesse nazionale ed i diritti soggettivi dei nuovi cittadini digitali è necessario definire un chiaro assetto legislativo che renda l’ambiente virtuale più sicuro e di libero accesso, svincolato dalle logiche di profitto degli attuali gestori delle piattaforme.

Il presente volume fornisce un dettagliato studio della compatibilità tra il diritto penale italiano e questo nuovo locus commissi delicti 3.0, approfondendo i principi di materialità, offensività, territorialità e responsabilità penale personale.

Inoltre, ne descrive le principali problematiche giuridiche, investigative e di cooperazione internazionale, fornendo interessanti spunti di riflessione e possibili soluzioni.

Oggi l’innovazione sembra correre più veloce della legislazione; tuttavia, partire da un’analisi dello stato attuale e dei possibili scenari futuri potrà senza dubbio contribuire a ridurre questo divario, e a garantire una granitica cornice di sicurezza per i protagonisti dell’incessante sviluppo digitale: Governi, cittadini, Pubbliche Amministrazioni ed imprese. 

Domenico Pantaleo è ex Allievo della prestigiosa Scuola Militare “Nunziatella” di Napoli, ha conseguito la Laurea in Giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” ed ha frequentato il Corso Executive in Affari Strategici presso la LUISS, nato in collaborazione con il Dipartimento delle Informazioni per la Sicurezza (DIS) della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Appassionato della tutela dell’interesse nazionale e delle infrastrutture critiche, nonché della cybersecurity ed Artificial Intelligence. 

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