Le olimpiadi della bellezza

Storia del concorso di Miss Italia (1946-1964)

Marzia Leprini

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Informazioni tecniche

ISBN

LIBRO: 978-88-6995-736-9
EBOOK: 978-88-6995-737-6
Caratteristiche
2020 • 14,5x21 cm • 400 pagine • 33 immagini • brossura
Collana
Numero collana
5

Descrizione

Questo libro reimposta la storia sociale di Miss Italia tenendo ferma l’attenzione sulla bellezza. Iniziato con un concorso fotografico nel 1939, diventato “Miss Italia” nel 1946, grazie al grafico e pittore Dino Villani, il concorso ha proposto all’attenzione degli italiani due tipi di bellezza e due tipi di donna, la “bella italiana”, prossima fidanzata, poi moglie e madre, e la “maggiorata”, diva dalla vita sopra le righe.

Il libro ricostruisce, grazie alle carte private del fondatore, i primi vent’anni di Miss Italia, i più ricchi di novità, che hanno fatto da specchio alla ricostruzione economica e alla ridefinizione dei rapporti fra uomini e donne sconvolti dalla guerra. Gli uni devirilizzati dalla sconfitta militare, le altre rese intraprendenti dal mercato nero e dalle occupazioni straniere. Corrado Alvaro parlò di “vendetta delle madri” a favore delle figlie.

Spesso oggetto di ironie dei giornali, indicato come luogo di immoralità, su Miss Italia si accese l’opposizione della sinistra e della destra conservatrice, che tentò di sopprimerlo nel 1954.

Lo salvava Oscar Luigi Scalfaro, su un’ipotesi neutra e alcune restrizioni sull’esposizione dei corpi. Caduto in crisi, Miss Italia si risollevava negli anni ’60, quando un tipo di bellezza democratizzata, di cui ogni donna poteva essere artefice su di sé, spezzava la dualità tra la “fidanzata” e la “pin up”, in una nuova bellezza versatile, per la pubblicità, la moda, la televisione e il cinema.

 

L’OPERA È DISPONIBILE ANCHE IN VERSIONE EBOOK

 

Scarica l’indice del libro (49 kb)

 

Marzia Leprini è Dottore di ricerca in Studi umanistici nell’Università di Urbino “Carlo Bo” e docente di ruolo nei Licei. Collabora con la Cattedra di Storia contemporanea del Dipartimento di studi umanistici dello stesso Ateneo, dove si occupa di storia del corpo delle donne.

LEGGI LA RASSEGNA STAMPA

IL TIRRENO_8 febbraio 2021

LA NAZIONE 27 dicembre 2020 – Edizione Pontedera

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