Il principio di stretta legalità tra giurisprudenza nazionale e comunitaria

Adelmo Manna (a cura di)

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Informazioni tecniche

ISBN
978-88-6995-091-9
Caratteristiche
2016 • 17x24 cm • 168 pagine • brossura
Numero collana
7

Descrizione

 

Il principio di stretta legalità si connota attualmente per uno stato di profonda crisi, in quanto non solo il procedimento legislativo è in fase di ristrutturazione, ove tuttavia le esigenze legate alla funzionalità del sistema non sembrano adeguatamente bilanciate dalla inevitabile caduta delle garanzie, ma l’evoluzione del diritto vivente, anche per quest’ultima ragione ma non solo, sembra ormai aver assunto un ruolo preponderante, rispetto allo stesso diritto scritto.

In ambito non solo penale, beninteso, la stessa giurisprudenza nazionale, assieme al legislatore, deve poi fare i conti con la giurisprudenza comunitaria, che tuttavia non mostra, come si evidenzia in alcuni casi emblematici trattati nel volume, un volto unitario, giacché la prospettiva garantista che caratterizza la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, come nella sentenza Contrada, sovente collide con quella “economicista” della Corte di Giustizia della Comunità Europea, come dimostra il caso Taricco.

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Adelmo Manna, professore ordinario di diritto penale nel Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Foggia e avvocato cassazionista in Roma. Direttore scientifico dell’Osservatorio sulla Corte Costituzionale dell’Unione delle Camere Penali Italiane.

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