Il volumetto, pur rigoroso nell’impostazione giuridica, è avulso da pretese scientifiche.
Si rivolge al grande pubblico che voglia saperne di più e in termini corretti su una figura processuale di primo piano, agente propulsore dell’indagine giudiziaria e interprete dell’accusa nel processo.
Il P.M. viene qua presentato nella sua attività di relazione: con l’indagato, col difensore, la polizia giudiziaria, il GIP, l’interprete e via dicendo.
Il focus riguarda gli atti ma anche i soggetti, la componente umana implicata nel difficile ruolo di indagare, interrogare, contestare.
E anche nel misurarsi con la strategia difensiva, nel prevederne le mosse, nell’apprezzarne i risultati.
Viene fuori un quadro non agiografico di una figura fondamentale delprocedimento penale (settore a cui lo scritto di Asaro si limita) compiuta da un autore che ha svolto a lungo questo ruolo ed è perciò particolarmente in grado di presentarlo anche nei suoi aspetti meno paludati e ufficiali.
Ne viene fuori un’interessante galleria di situazioni, ma anche un giudizio severo sugli aspetti meno esaltanti di certi comportamenti.
Carmelo Asaro, siciliano di origine, vive e lavora a Roma, ove insegna, quale professore a contratto, la ma- teria di Risk Management presso il Dipartimento di Informatica della Sapienza. Già professore di greco e latino nei licei, è stato successiva- mente magistrato in diversi uffici giudiziari, fra cui le procure della Re- pubblica di Caltagirone e Lucca, e da ultimo la Corte di Appello di Roma. Si è occupato di informatica giudizia- ria, svolgendo il ruolo di magistrato referente distrettuale per il settore penale a Firenze e Roma, nonché di componente della Struttura tecnica per l’organizzazione del C.S.M. È autore di romanzi (fra questi Taglio orizzontale, edito da Pironti e Terra riemersa, edito da Vertigo), oltre che di vari testi scientifici aventi ad ogget- to la tematica del reato.