QCR 1/2-2022 Quaderni del Circolo Rosselli – anno XLII – fasc. 145-146

Sardegna 2021 a 70 anni dal numero speciale de «Il Ponte»

KRLS (a cura di)

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Informazioni tecniche

ISBN
979-12-5486-026-7
Caratteristiche
2022 • 16x23 cm • 464 pagine • 12 immagini • brossura con sovraccoperta
ISSN
1123-9700
Collana

Descrizione

«Piero Calamandrei fondò la rivista mensile “Il Ponte” nel 1945. Firenze, la città dove aveva (e ha) la sede, era stata liberata nell’agosto 1944. Il primo numero della rivista ha la data dell’Aprile 1945, quella della liberazione di tutto il territorio nazionale dall’occupazione tedesca e dalla Repubblica Sociale di Mussolini.

Negli anni cinquanta, la rivista dedicò dei numeri speciali ad alcune regioni italiane. Vennero così pubblicati Piemonte (a. 1949, n. 8), Calabria (a. 1951, n. 9-10) e, proprio settanta anni fa, Sardegna (a. 1951, n. 9-10).

Quello della Sardegna fu un numero particolarmente importante perché veniva a riguardare una regione a cui lo stato italiano aveva da poco conferito un’autonomia speciale. L’Assemblea Costituente l’aveva deliberata nel 1948 e le prime elezioni erano avvenute nel maggio 1949.

Calamandrei si proponeva di far risaltare l’identità peculiare delle regioni di volta in volta prese in considerazione, e quindi questi numeri speciali davano largo spazio, non solo ai problemi economici e sociali, ma anche alla storia, al costume, alla letteratura regionale.

Ho in mano il numero speciale “Sardegna” e colpisce subito la qualità e l’apertura pluralistica dei contributi pubblicati. Piero Calamandrei era stato un esponente di primo piano del Partito d’Azione ed era stato eletto deputato alla Costituente per questa formazione politica e rieletto alla Camera dei Deputati nel 1948 nelle liste di Unità Socialista.

Aveva aderito con Codignola al partito socialdemocratico di Giuseppe Saragat da cui sarebbe uscito nel 1953 per protesta contro la legge maggioritaria che fu detta “truffa”. Sardegna è però aperto a tutte le voci.

Da Palmiro Togliatti, leader del Partito Comunista Italiano, che vi pubblica un saggio su Gramsci sardo, ad Antonio Segni, importante uomo politico della Democrazia Cristiana, ministro dell’agricoltura nei governi De Gasperi, che scrive su “L’agricoltura”. Antonio Segni, fu due volte presidente del Consiglio e Presidente della Repubblica (1962-64). I nomi che abbiamo fatto, insieme a quelli di Enrico Berlinguer, segretario del Pci nel suo momento di massima forza ed espansione e di Francesco Cossiga, futuro presidente della Repubblica e presidente del Consiglio e di vari altri ministri e uomini politici sardi, testimoniano l’importanza nazionale della classe politica emersa dall’isola…»

Valdo Spini, Direttore

 

Scarica l’intera prefazione di Valdo Spini (130 kb)

Scarica il sommario del fascicolo (125 kb)

 

 

Leggi l’articolo de «La nuova Sardegna»

 

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