Ricerche storiche 1-2024

Rivista quadrimestrale - anno LIV - gennaio-aprile 2024

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Informazioni tecniche

ISBN
979-12-5486-375-6
Caratteristiche
2024 • 17x24 cm • 144 pagine • brossura
ISSN
0392-162X

Descrizione

«Nel I secolo d.C., Gaio Giulio Fedro ammoniva i propri alunni postillando Il lupo e l’agnello che “questa favola è stata scritta a causa di quegli uomini che, con finti pretesti, opprimono gli innocenti”.

Tanto nella storia, quanto nella finzione letteraria, sono innumerevoli i pretesti utilizzati per scatenare una guerra: ogni conflitto, infatti, per avere inizio, ha sempre necessitato di un casus belli tale da poter presentare una iusta reactio ad una iniusta provocatio.

Politici, re e condottieri si sono spesi, nei secoli, nel progettare una legittimazione di ciò che da sempre ha portato lutti e dolori: come giustificare, infatti, davanti al proprio popolo, le inevitabili morti, se non dipingendo il proprio intervento come iustum, se non addirittura necessarium, una giusta reazione ad un attacco iniquo?

L’elenco è sterminato e, nella letteratura occidentale, può avere inizio col ratto di Elena. Sul tema si espresse nel 1921 Marc Bloch, con un saggio dal titolo emblematico: La guerra e le false notizie. Ricordi (1914-15) e Riflessioni (1921)3.

Bloch propose “agli storici di fare propri i risultati delle ricerche sulla psicologia della testimonianza, ma anche di dare una dimensione collettiva ad analisi che gli psicologi riducono generalmente a esperimenti individuali di laboratorio”.

Considerando la guerra come un gigantesco e mostruoso “esperimento sociale”, egli osservò le “false notizie” così come le altre fonti, anzi come realtà identificabili in grado di rivelare, in maniera indiretta, qualcosa di sepolto dalla società stessa che le diffondeva. Il momento di creazione, nonché di rivelazione, delle “false notizie”, coincide col tempo in cui la società stessa è pronta ad accogliere tali distorsioni…»

Federico Canaccini

 

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