Semicerchio LVI (1-2017) – Rivista di poesia comparata

(Neo)Barocco Poesia del Seicento nella teoria contemporanea
Rvista semestrale

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Informazioni tecniche

ISBN
978-88-6995-430-6
Caratteristiche
2017 • 20x27 cm • 168 pagine • 30 immagini • brossura
ISSN
1123-4075
Collana

Descrizione

«Il Barocco come cambio di paradigma estetico ed epistemologico e come apertura delle relazioni tra le arti e tra l’arte e il reale ha spesso interessato il pensiero moderno. Questo dossier è volto a portare un contributo alla questione dal punto di vista specifico degli studi sulla poesia, pur con numerosi riferimenti al teatro, alle arti visive e all’epistemologia. Quando si parla di Barocco, un approccio non solo interdisciplinare, ma anche transnazionale, è inevitabile in quanto intimamente legato alla natura stessa di questo fenomeno; fenomeno peraltro – come mostrano questi quattro interventi – difficilmente circoscrivibile e la cui coesione estetica e storica può rivelarsi opinabile sotto molteplici aspetti.

I quattro lunghi saggi qui presentati hanno numerosi punti in comune, tra cui appunto quello, fondamentale, di affrontare la poesia tra la fine del XVI secolo e gli inizi del XVIII da una prospettiva moderna e contemporanea. Anziché riattivare la nozione di “Barocco” cercando di applicarla al mondo contemporaneo – come è stato fatto ad esempio in Italia da Omar Calabrese – questi scritti interrogano testi del Seicento e dintorni utilizzando mezzi analitici e teorici moderni e contemporanei, scorgendo nei processi retorici, figurali e concettuali di alcuni esempi poetici dell’epoca un’apertura irreversibile di criteri estetici ed epistemologici. Similmente, anziché proporre una teoria generale del Barocco o del Neo-barocco, questi scritti preferiscono lasciar emergere strumenti teorici e storici dai processi testuali di cui si occupano.

La natura di tale approccio e l’interesse per questo ambito di studio – che ha portato chi scrive a proporre il presente dossier a Semicerchio – sono nati durante un soggiorno di ricerca da me effettuato durante l’anno accademico 2015-2016 presso il Research Centre for Visual Poetics dell’Università di Anversa. È stato il direttore del Centro, lo specialista di teatro e performance Kurt Vanhoutte, che ringrazio, ad avermi permesso di approfondire gli approcci contemporanei alla questione del Barocco e del Neo-barocco e ad avermi fatto scoprire il lavoro di una delle figure di punta per la ridefinizione attuale di tale campo di indagine, lo studioso americano William Egginton, autore di un libro molto influente: The Theatre of Truth. The Ideology of (Neo)Baroque Aesthetics1. Al momento di costituire questo dossier, non solo abbiamo chiesto a William Egginton di proporci un suo lavoro inedito per il dossier – richiesta generosamente accettata dallo studioso di Baltimora –, ma di consigliarci altri studiosi che potessero partecipare, da cui il contributo di Alejandro Alvarez. Gli altri due contributi sono del francese Maxime Cartron, con cui sono entrato in contatto grazie alla ex-collega e amica Sarah al-Matary, che desidero qui ringraziare, e del sottoscritto, quale frutto del mio soggiorno ad Anversa e primo passo verso una ricerca più ampia sulla poesia e l’estetica del Seicento che desidererei sviluppare da ora in poi…»

Alessandro De Francesco

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